martedì 13 aprile 2010

Pesaro (il paese dello sposo)


"Signori gentilissimi / sti giorne a jò impared
che i versi miei vernacoli / i è poch desidered
perché si stenta a leggere / ste mi dialett bsares.
Non tutti lo capiscono / parchè l'è mezz frances"
(Odoardo Giansanti, Abbasso i critici: poesia moderna, 1895)



Pesaro è una città posta a nord dell'Italia centrale, capoluogo con Urbino della provincia di Pesaro e Urbino. Con i suoi 94.431 abitanti Pesaro è la seconda città per popolazione della regione Marche, dopo il capoluogo Ancona.

Il più antico insediamento dell'area di Pesaro è il villaggio piceno di Novilara, posto sul Colle Ardizio. Questo insediamento è uno dei più antichi tra gli abitati piceni ed era tra i pochi posti, insieme a Numana ed Ancona, nei pressi del mare. Lo scalo portuale di Novilara utilizzava la foce di un torrente.

Il 2 settembre del 31 avanti Cristo, nella battaglia di Azio, Caio Giulio Cesare Ottaviano sbaraglia gli eserciti di Antonio e Cleopatra, e si avvia a divenire Augustus. Un paio di anni dopo, Ottaviano rifonda Pisaurum (dal nome latino del fiume Foglia Pisaurus). Lo testimonia il titolo attribuito alla ridente cittadina: Colonia Iulia Felix Pisaurum. Pisaurum diventa colonia Iulia, ovvero si riempie di veterani di Ottaviano. Fino a quel momento Pisaurum era stata mèta prediletta dei coloni di Antonio. Ora, quel Colonia Iulia Felix Pisaurum racconta che Antonio è morto e che Ottaviano regna incontrastato. Ma non dice solo questo: nelle mani di Ottaviano, oltre che Iulia, Pisaurum diviene Felix, “fortunata”, epiteto di buon augurio. Pare, infatti, che ce ne fosse un gran bisogno.

Moribunda Pisaurum

Nemone in tanto potuit populo esse, Iuuenti,
bellus homo, quem tu deligere inciperes.
Praeterquam iste tuus moribunda ab sede Pisauri
hospes inaurata palladior statua…

Possibile che fra tanti non vi fosse, Giovenzio,
un uomo di mondo che tu desiderassi amare,
se non questo tuo ospite venuto dalla 
moribunda Pesaro,
più pallido di una statua dorata?

Chi è il misterioso uomo di mondo, bellus homo, che sottrae a Catullo la compagnia dell'ambito Giovenzio? Di lui, per ora, sappiamo solo che viene da Pisaurum, e che è "più pallido di una statua dorata", inaurata palladior statua. Ma è qualcos'altro ad attirare l'attenzione: quell'aggettivo che Catullo getta su Pisaurum, moribunda: "destinata a perire".

La prima fondazione di Pisaurum risale al 184 avanti Cristo. Stando a quanto dicono i Romani dell’era repubblicana, Pesaro è luogo poco raccomandabile. Pare che Silla abbia colonizzato queste regioni, e si parla di un forte coinvolgimento dei Pesaresi nella congiura di Catilina. Cicerone definisce il pesarese Mevulano, ovviamente catilinario, “uomo dissoluto”, e ci parla anche di un certo Instesio, un bagnino che si era riciclato da ladro. Va bene: i Pesaresi son truci, ai Romani non piacciono. Ma questa fama giustifica il moribunda di Catullo? Addirittura “destinata a perire”? E in caso, Pisaurum è moribunda perché i Pesaresi sono truci o i Pesaresi sono truci perché Pisaurum è moribunda?
In effetti, oltre ai personaggi moralmente discutibili, nella moribunda Pisaurum ci sono anche i presagi nefasti. Nel 163 avanti Cristo, appena 21 anni dopo la fondazione, una specie di disco solare splende nel cielo notturno di Pisaurum: non è una bella cosa: secondo l’ordine cosmico, secondo un ciclo immutabile, il sole splende di giorno: il fenomeno è un chiaro sintomo di ribaltamento, di rivoluzione. Nella notte del 97 avanti Cristo un boato si alza dalle viscere della terra e, senza che sia percepibile alcuna scossa tellurica, i merli delle mura cadono uno a uno. Prodigi che annunciano che qualcosa di terribile sta per accadere. E sei anni dopo, nel 91 avanti Cristo, a Roma, il tribuno della plebe Marco Livio Druso, viene assassinato sulla porta di casa. Hanno inizio le guerre civili.

Torniamo a Catullo e alla prima delle nostre domande: con chi ce l'ha? Secondo il Professor Braccesi ci sono ben pochi dubbi: il suo rivale è Marco Livio Druso Claudiano, pesarese, salottiero, e figlio adottivo di quel Marco Livio Druso il cui omicidio ha segnato l’inizio delle guerre civili. Ora, questi Drusi discendono dal primo Druso, il quale doveva il suo nome al nemico che sconfisse: Drauso, un forte capo dell’Ager Gallicus, il territorio italico dove, fino a due secoli prima, erano stanziati i Galli Senoni: un territorio che, sulla costa adriatica, andava da Sena Gallica, oggi conosciuta come Senigallia, ad Ariminum, oggi conosciuta come Rimini. Quello stesso Ager Gallicus da cui erano partiti i Galli che avevano saccheggiato Roma, e che erano infine stati sconfitti da Furio Camillo, il quale si era ripreso l’oro predato. E con quella vecchia faccenda dell'oro gallico, secondo Catullo, hanno a che fare sia la moribunda Pisaurum, sia Marco Livio Druso Claudiano, che è “più pallido di una statua dorata”.

Il rivale pesarese di Catullo, Marco Livio Druso Claudiano, fu il padre di Livia Drusilla, che fu moglie di Ottaviano Augusto, nonché madre del futuro imperatore Tiberio e dell'ennesimo Druso, un Druso che fu a sua volta padre di Claudio, nonno di Caligola, bisnonno di Nerone. E visto che in questa storia niente sembra per caso, Marco Livio Druso fu anche, probabilmente, il fratello naturale di Clodia, quella Clodia che, con il nome di Lesbia, Catullo amò e odiò. 


Gioachino Rossini


Gioachino Rossini, o Gioacchino, è stato un compositore italiano. La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato soprattutto come uno tra i più grandi operisti della storia.
Alla sua figura è dedicato l'annuale Rossini Opera Festival e la sua opera è tutelata dalla Fondazione Rossini di Pesaro.

Oreste Ruggeri


"Quanta più severità e pene i governi seminano, tanto più odio e ire raccolgono."
 
In Oreste Ruggeri c'è tutto. Tutto quello che si può prendere a esempio, tutto quello che si può fare. È un monumento all'essere umano, all'intraprendenza, al senso di giustizia, all'entusiasmo. Non c'è da essere divini: scordatevi lo stagliarsi classico di Perticari, il genio assoluto di Rossini, e anche quella santità rurale che la poesia e la povertà conferiscono a Pasqualon. Niente di tutto ciò: nato a Urbino nel 1857, ma pesarese nel di dentro, Ruggeri era un veterinario e un commerciante: era uno normale...


Ferruccio Mengaroni

 
Nato a Pesaro nel 1875 Ferruccio Mengaroni inizia la sua attività di ceramista, allievo di Telesforo Bertozzini, Cesare Gai e Romolo Bezzicheri, presso i laboratori della manifattura ceramica "Molaroni" di Pesaro. Grande maiolicaro e decoratore nel 1908 entra in possesso delle ricette, con le formule per la preparazione degli impasti, delle vernici, dei colori e dei sistemi di cottura, del ceramista del XVI secolo Cipriano Piccolpasso e ben presto, nella sua piccola fornace di via Castelfidardo a Pesaro, raggiunge, nelle sue riproduzioni di maiolica antica, risultati di una perfezione mai raggiunta da alcuno.
Il 13 maggio 1925 Ferruccio Mengaroni muore, durante le fasi dell'allestimento della II Biennale di Arti Decorative di Monza, travolto da un suo enorme tondo in maiolica policroma raffigurante il volto di Medusa e oggi conservato nell'ingresso del Museo della Ceramica di Pesaro.


Pasqualón 

 

Odoardo Giansanti, detto Pasqualón, è stato un poeta italiano. Quasi cieco, sciancato, con una tuba nera in testa e una lunga palandrana, ricco solo del proprio umorismo, con voce tonante declamava versi dialettali per le strade di Pesaro. Pasqualón, divenuto il cantore del popolo pesarese, veniva da tutti accolto con simpatia, e viveva di quel poco che gli donavano. La gente lo ascoltava con rispetto, forse anche per la sua figura e la voce corposa che si imponevano all’ascolto dei passanti.

Grazie a Jago per le fonti pesaresi del Resto.


8 commenti:

Giò ha detto...

Non c'entra, ma comunque secondo mè è stato Gioacchino ad andare all'anagrafe a farsi cambiare il cognome perchè si gasava con quella pizza

Mariannalasposa ha detto...

Non sono mai riuscita a mangiare neanche un trancio di Rossini, neanche da Tony, il che è tutto un dire...Sono troppo terrona inside per apprezzare questa vostra "specialità" ;)

Fidel ha detto...

non sapevo che Rossini fosse di Pesaro...
spettacolo!!
http://www.youtube.com/watch?v=OpBh-SC11XA&feature=related

Piero aka The Groom ha detto...

La Rossini sta a Pesaro come U Vatta Vatt' sta a San Marco.

Fidel ha detto...

bene allora giocheremo a Vatta vatt con Rossini come sottofondo musicale...

Pero aka The Groom ha detto...

Oppure con le pizze Rossini al posto delle birre Peroni :D

Mariannalasposa ha detto...

Bellino il mio "Pero" *___*
ahahahahahahah!!!:D

Piero aka the Groom ha detto...

Pero sta per Peroni :B

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